Tour de France 2024, Giulio Ciccone entra in top-10: “Oggi è stata la giornata più dura fino ad ora. Ora dovrò cercare di sfruttare questa buona condizione”

Giulio Ciccone è soddisfatto al termine dell’11ª tappa del Tour de France 2024. Il corridore della Lidl – Trek è stato il primo degli “umani” sul traguardo di Le Lioran, concludendo la tappa al quinto posto a 1’47” dal vincitore Jonas Vingegaard (Visma|Lease a Bike) e venendo anticipato solamente dai quattro grandi favoriti della vigilia, ossia il danese, Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e Primoz Roglic (Red Bull-Bora-hansgrohe), giunti in questo ordine all’arrivo. Pur non riuscendo a rispondere agli scatti dei migliori, l’azzurro ha messo in mostra una condizione invidiabile, rimanendo facilmente nel gruppetto con Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e riuscendo anche a sprintare sul traguardo per guadagnare qualche secondo.

Pur essendo consapevole di non avere le armi per combattere contro i migliori in assoluto il nativo di Chieti ha dimostrato di poter lottare per un piazzamento importante in classifica e non vuole in alcun modo sprecare questa occasione: “È stata una giornata più dura del Tour fino ad ora – commenta il 29enne ai microfoni Rai – Come ho già detto bisogna correre con i propri mezzi. Io conosco i miei e faccio il massimo con le mie possibilità. Ci sono corridori che vanno di più, quindi io corro con le mie possibilità, ma oggi a livello di condizione mi sono sentito bene e sono soddisfatto”.

Con il risultato odierno il classe 1994 entra ufficialmente in top-10, guadagnando tre posizioni rispetto a stamattina e entrando in lotta per un piazzamento importante a Nizza. Questo però non significa non potersi giocare una tappa, specialmente nella terza settimana, in cui la stanchezza si farà sentire e nella quale i corridori nelle prime posizioni della generale potrebbero lasciare il benestare a qualche fuga: “Mi sto giocando una posizione nei 10, ma guardando i distacco dai primi 4 c’è spazio per le fughe. Tutti nelle tappe dure si infileranno in fuga, quindi io dovrò cercare di sfruttare questa bella condizione e vedere cosa succede“.

Nonostante un’ottima condizione, però, nel momento dello scatto decisivo sul Puy Mary Pas de Peyrol l’italiano non ha neanche provato a seguire i migliori, consapevole che quel livello per lui è irraggiungibile: “Vivere l’attacco di Pogacar in diretta e da vicino fa più male di quello che si vede in televisione – conclude l’abruzzese –  però per me vivere in questa epoca con questi corridori è solo un onore. Chapeau a loro“.

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